giovedì 17 settembre 2009

PAOLA, VALERIA E STEFANO ALLA SCOPERTA DEL RUYI

La guida "Ruyi" me l'avevano regalata, il cellulare (il mio) e la piantina di Venezia strappata da un "Tutto Città". Due compagni di gioco unici davvero: grazie Vale e Stefano per esservi avventurati con me in questa esperienza così particolare!! Poi, alla fine, forse eravate più presi voi di me!!! :D Pronti, partenza... via al racconto fotografico di un'altra giornata speciale da inserire nel repertorio "estatedipaola2009".

ALLA RICERCA DEL RUYI _ CHE COS'E??

In questo post, solo alcune note informative su quello che è stato il gioco rivelazione del 2009 in ambito "innovazione nel settore turismo", premiato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Stefano, Valeria ed io lo abbiamo provato ed è stato davvero formidabile!!! Prossimamente il racconto della nostra avventura alla ricerca del ruyi a Venezia. Ora mi limito a darvi un po' di informazioni introduttive!!! SENSAZIONALE!!!

Scopri i segreti di una città che è avvolta nel mistero. Sulle tracce di uno scettro arrivato dall'Oriente, troverai la tua via per il Ruyi. Guidato dagli appunti di un vecchio professore veneziano, Carlo Dolfin, scoprirai che in molti si sono messi sulle tracce di un oggetto magico. Plot di Alberto Toso Fei.

Come si gioca



Whaiwhai è una storia interattiva che riguarda diverse città.

Per giocare devi prepararti alla ricerca di indizi e alla scoperta di luoghi nascosti: whaiwhai è una caccia al tesoro.

Giocando scoprirai gli aspetti più originali ed emozionanti della città che stai visitando.
Conoscerai storie antiche che ti metteranno sulle tracce di misteri e leggende: avrai enigmi da risolvere e indizi da seguire fino al raggiungimento dell'obiettivo. Ogni città ha un tesoro diverso e scoprirlo sarà un'esperienza emozionante. Whaiwhai unisce storia e fantasia, sarai dentro la sceneggiatura di un racconto che si svolge nella città e di cui anche tu sei protagonista.

Si gioca a whaiwhai nelle città o in altri luoghi di interesse: l'esperienza si diversifica per adattarsi alle specificità del posto in cui viene vissuta. Oggi l'esperienza può essere compiuta in alcune città, presto anche nei quartieri, nelle aree storiche, nei musei.

Giocare è semplice e tu puoi scegliere il modo più adatto per farlo.

Da soli oppure in gruppo, ad un livello semplice, oppure ad uno più avanzato, da una fino a nove ore.
Al momento dell'avvio della partita puoi decidere se giocare da solo, mettendoti alla prova nella soluzione degli enigmi, oppure vivere una gara divertente con i tuoi amici: vi muoverete su percorsi diversi ma convergerete tutti nella stessa ultima tappa.
Puoi anche scegliere se giocare al livello semplice - gli enigmi non saranno complicati ma richiederanno spirito di osservazione - oppure a livello avanzato; gli enigmi potranno essere in questo caso un po' più articolati, per risolverli potresti dover fare riferimento a delle tue conoscenze: nulla di bloccante però e, se sbagli, puoi ritentare più volte.
Leggi le F.A.Q.: troverai maggiori dettagli sulle opzioni di gioco.

Paola

mercoledì 16 settembre 2009

STORIA DI UN RACCONTO DI FINE ESTATE

La Capanna a Sottomarina.
Una casetta in spiaggia durante tutta l'estate. Se hai voglia di un po' di sole, ci vai. Di un po' di mare, ci vai. Di calpestare sabbia finissima, ci vai. Di mangiar all'aperto, ci vai. Di compagnia, ci vai. Di relax, ci vai. Di riflettere, ci vai. Talvolta ci vai anche senza pensarne il perchè, senza oramai renderti conto di quanto sia una cosa fuori dal comune. UNICO!

lunedì 14 settembre 2009

TIZIANO FERRO IN DIGA A SOTTOMARINA

Ricordi d'estate... Rosso Relativo, 14 luglio 2009. Il regalo di compleanno più bello, grazie A.!!! :* Ah, il video è di Checco!!! :)

domenica 13 settembre 2009

GITA IN BRAGOZZO A CHIOGGIA

Il Leo Club Chioggia Sottomarina inizia alla grande il suo Anno Sociale. La Presidente, Maria Federico insieme al suo Club, con grande carisma e spirito di squadra, ha saputo organizzare al meglio la gradevolissima serata. Per fortuna anche il tempo si è mantenuto sereno ed ha fatto da cornice ad un’incantevole gita nella laguna ciosota sul far del tramonto!

Il riscontro positivo era cominciato fin dal momento dell’invio dell’invito di partecipazione all’evento su Facebook. L’idea di fare un bel giro in bragozzo per poi prendere un aperitivo all’aperto in un angolo di laguna, aveva stimolato l’interesse di molti ragazzi, tanto da oltrepassare ogni aspettativa, superando di gran lunga il limite di adesioni prestabilito!

E la gita poi non si è smentita! Tutta la comitiva (più di quaranta persone) si è presentata puntuale all’appello in Piazzetta Vigo a Chioggia, ore 19.00, dove l’attendevano non uno, ma ben due bragozzi ULISSE. Alle 19.30 circa siamo salpati! Marco (si chiamava così??), il capitano che parlava tre lingue (italiano, chioggiotto e italgiotto!!! :D), ha illustrato a marinanti, ciosoti e forestieri molti segreti di questa città che, davvero, non finisce mai di stupirci! Dalla storia delle origini del nome del radicchio di Chioggia (la rosa di Chioggia) alla fama internazionale del suo Porto, alla pesca e ai pescherecci… fino al bacio che gli innamorati non possono non scambiarsi passando sotto il Ponte di Vigo! Davvero un’uscita fuori dal comune, diversa dalla solita routine, un’idea originale piaciuta e condivisa da tutti i presenti!

Per non parlare dell’aperitivo: sarde in saore, baccalà mantecato, stuzzichini di vario tipo, affettati squisiti, prosecco, spritz e dolcetti tipici nel gran finale alla cicchetteria ciosota “Fronte del porto”.

Con un inizio così favorevole auguriamo al club Chioggia-Sottomarina di continuare con iniziative sempre più originali e coinvolgenti, nel puro spirito leoistico.


Paola Boscolo
Addetto Stampa Leo Club Chioggia-Sottomarina

venerdì 11 settembre 2009

IN RIVA AL MARE


Che sia mattina, che sia pomeriggio o sera. Che sia l’alba dal mare o il tramonto sulla laguna. Che sia l’inizio o la fine di una giornata. Che sia… qualsiasi cosa, qualsiasi momento, qualsiasi ora… l’importante è che ci sia il Mare… e la sabbia.


Chiudi gli occhi e ascoltalo. Apri gli occhi e osservalo. Incostante, imperturbabile, inflessibile, ma anche dinamico, rilassante, calmante, musica e rimedio naturale…


Quanta gente lo viene a vedere, il Mare. Quanta gente lo teme, il Mare.


Fanno km per vederlo, toccarlo, “respirarlo” e chi ci vive non può farne a meno.


giovedì 10 settembre 2009

LE 3 ANDALUSIE: SEVILLA, CADIZ Y MALAGA


Il nostro viaggio (mio e del mi novio) da Re e Regina in Andalusia dal 7 al 16 agosto 2009 non ci ha permesso di attraversarla tutta da cima a fondo.


Essendo Agosto, abbiamo pensato di studiare questo viaggio principalmente sulla costa, a metà tra spiagge e pueblos da scoprire, considerando per l’entroterra solo Siviglia, città da cui arrivavamo e partivamo con volo diretto da Venezia. Nel prossimo viaggio week-end per la Spagna, già abbiamo intenzione di visitare Siviglia, Cordoba e Granada… le spiagge di Huelva magari il prossimo agosto! ;)

In dieci giorni scarsi, quindi, le regioni attraversate sono state: Sevilla, Cadiz e Malaga, per un viaggio ogni giorno diverso e ogni giorno più entusiasmante. Dalla costa oceanica a quella mediterranea per un'esperienza davvero irripetibile!


Ogni regione aveva una sua storia da raccontare. Non voglio svelarvi troppo per il momento, perchè il bello sta anche nel lasciarvi le dovute curiosità. Dunque mi limiterò a darvi alcune dritte organizzative, così da avere dei punti di partenza e una idea generale su come muovervi nel caso decideste di avventurarvi in un viaggio dai mille volti. D'altro canto, il bello di una vacanza sta anche nel costruirsi il proprio viaggio, passo dopo passo, da sé… Io vi darò la mia versione, i miei consigli, mentre per i commenti e gli itinerari dovrete aspettare i prossimi post! "Ogni viaggio ha una sua anima e una sua personalità in base a chi lo sta vivendo".


Considerando che abbiamo prenotato circa un mese e mezzo prima della partenza, vi informo che il viaggio doveva essere low cost e rientrare in un budget a persona inferiore ai €900,00 per 10 giorni, e così è stato!!!

Di seguito lo specchietto delle spese, così come sono state ripartire tra trasporti, alloggi e… cibo! Tutti i prezzi sono da intendersi a coppia:

TRASPORTI.

- Volo Venezia-Siviglia / Siviglia-Venezia: VUELING TOT. € 560,00

- Nolo auto Toyota Yaris con aria condizionata (gasolina=benzina) dall’aeroporto alla stazione dei treni di Siviglia da venerdì a venerdì: HERTZ à TOT. € 285,95 (comprensivo di assicurazione casco che è altamente raccomandata per vivere il viaggio con molta più serenità!!). Abbiamo viaggiato per il territorio Andaluso per circa 1100 km spendendo un totale complessivo di € 111,82 tra benzina, parcheggi e autostrade. Ottimo direi!

ALLOGGI:

- Previste 4 tappe: Alcalà de los Gazules, San Pedro de Alcantara, Malaga, Sevilla. Prevalentemente B&B o case dormitorio: TOT. € 399,50. Tutte le stanze scelte erano dotate di aria condizionata e bagno (non ci siamo fatti mancare proprio niente!!). Con senno di poi eliminerei la tappa a San Pedro de Alcantara e mi fermerei, piuttosto, una notte in più a Malaga.

- Ultima notte in aeroporto di Siviglia. Avevamo l’aereo alle 6.30 della mattina, così abbiamo pensato di trascorrere la notte a spasso per Siviglia, a guastarci un po' di Flamenco per poi prendere un taxi per l’aeroporto (€ 23,00 tariffa fissa). NOTA: tenere presente che l’aeroporto apre alle 4.30 del mattino! Dunque se intendete arrivare prima di quell'orario e volete dormire un po', organizzatevi con tanto di telo da mare a portata di mano: dormirete comodamente sull'asfalto alle porte dell'aeroporto!!!

ENOGASTRONOMIA:

- Colazioni/Pranzi e Cene per un totale di € 365,55 spesi sempre in coppia, mangiando dai posticini tipici di Marbella con jamon e queso al pesciolino fritto al cono di Cadiz, dall’arrozeria (paelleria) al chirinquito (chiosco sulla spiaggia) di malaga, dalla carne al pesce, dal gazpacho al salmorejo e bevendo dal tinto de verano alla cerveza, dallla sangria al vin dulce de naranja!! Tutte scelte azzeccate!!!





I dettagli del viaggio (itinerari e commenti) nei prossimi post o su richiesta!! :=)


RIPETO: VIAGGIO IN AGOSTO IN ANDALUSIA (10 GIORNI) €900,00 SCARSI A TESTA TUTTO, MA PROPRIO TUTTO, COMPRESO!!! FANTASTICO


LA PAOLA DEL MONDO INCANTATO

Ciao di nuovo a tutti voi!! :) Finalmente mi presento! Talmente esaltata dal fatto di avere un blog tutto mio, che ho perso la bussola e mi sono dimenticata di presentarmi ai più.

Sono PAOLA (quella del mondo incantato), una ragazza di 27 anni (mariavé che vecia), laureata in Scienze della Comunicazione, curiosa, solare e piena di sogni nel cassetto... forse un po' troppo profonda e cocciutella :), ma in realtà molto semplice e con una gran voglia di vivere.

Insomma, avrei sempre tante cose da raccontare. Il mio essere così profonda mi fa riflettere su ogni minima cosa con criticità. Mi piace analizzare quello che vedo, studiarlo e cercare di capire cosa ne penso, confrontandomi con gli altri, ovvio! Da davvero tanta carica il fatto di potere essere attivi protagonisti nella nostra vita di tutti i giorni, non lasciarsi scivolare addosso le cose, in maniera, diciamo così, passiva... ma trovare ogni pretesto per CRESCERE, CRESCERE DENTRO, E MIGLIORARE!!

Dunque... adoro il turismo e la mia città Natale (Sottomarina e Chioggia), ma anche il Veneto e l'Italia... i viaggi, soprattutto quelli che ti fanno vivere esperienze incredibili a basso costo e con le persone giuste. Mi piace scoprire giorno per giorno la vita, e tutte le filosofie che nascono e si sviluppano attorno ad essa, occidentali o orientali che siano... il mondo del wellness e del viver bene, gli stili di vita, il mangiar sano e tipico, anche lo sport (sebbene non lo pratichi neanche lontanamente) ma entusiasmante da vedere. Il mare. I bambini e il loro mondo, incantato pure, come il mio!! I rapporti tra le persone, la psicologia, l'economia, INTERNET E I SOCIAL MEDIA!!! La moda e l'amore... anche il gossip, perchè no!!!

Ora basta, non vi annoio più altrimenti andiamo avanti all'infinito. SEGUITEMI!!!!! ^___^

PRENDI DALLA VITA QUELLO CHE TI DA


UN GRANCHIO


No la xé na masaneta e neanche una moleca, ma solo una parola che porta con sé tanti tantissimi ricordi d’estate…

Primo tra tutti la playa dell’isola di Pellestrina e a ruota la sua laguna e le Sagre del Pesce buonissimo e freschissimo che ci siamo fatti quest’estate, scoprendo un nuovo lugar, un mondo incantato, proprio come il mio mondo, o meglio, quello che mi sto costruendo in questo incredibile blog!


Stupendo avere uno spazio tutto mio dove potermi esprimere scrivendo… :)


Insomma di questi giorni il granchio mi sta dando mille nuove emozioni, belle e brutte, un braccialetto e tanti bei ricordi delle estati di tanti e tanti anni fa, una quindicina credo, quando giovani e spensierate giocavamo a pallavolo alle reti in spiaggia a Sottomarina e conoscevamo ragazzini nuovi con i quali scherzare e confrontarci. Bei tempi… Oggi questo braccialetto lo tengo sempre con me, Ria Granso, un’amicizia forte e vera, come poche… gioie e spensieratezze, difficoltà e dolori, ma pregno di tanto affetto e di aiuto reciproco, per rimanere sempre unite e forti in ogni momento della nostra vita.


Noooo… guarda un po’ cos’ho trovato su youtube cercando un video sull’amicizia… niente male direi!! :)



mercoledì 9 settembre 2009

APPARTAMENTI “IL GIARDINO”: due nonni speciali, una storia che ti entra nel cuore

Appartamenti “Il Giardino” nascono dall’iniziativa del Signor Lauro e della Signora Angela (i coniugi Boscolo) molti e molti anni fa, quando la spiaggia di Sottomarina iniziava a vedere il suo boom nel settore del turismo balneare.


Di fatti, dopo un primo periodo (intorno agli anni ’20) in cui il turismo a Sottomarina era prevalentemente d’élite, i cui flussi provenivano principalmente dalla città di Padova – tanto che la spiaggia veniva chiamata “Lido di Padova” – fu proprio a partire dal Dopoguerra che, per far fronte all’aumento di turisti sia italiani che stranieri, fu avviato un nuovo Piano di Urbanizzazione di espansione, che diede il via ad un sistema ricettivo imperniato in larga misura sulle camere e sugli appartamenti d’affitto, prima vera e originale forma di ricezione tipica del turismo della zona.


Ciò che spingeva questo flusso incontrollato di turisti, che raggiunse la sua punta record nel 1973 (3.584.313 presenze), era la vacanza salutistica legata alla spiaggia e al mare, consigliata e reclamizzata dai migliori medici a livello nazionale, tanto che, a detta loro, “l’aria del mare di Sottomarina è la più pura, la più fresca, la più immune da qualsiasi germe. Il clima marino risulta particolarmente indicato ai soggetti debilitati, anemici, linfatici, scrofolosi. L’acqua è ricca di elementi iodici e sodici. Sole e mare fanno il resto”. Il turismo era quindi di chiara matrice terapeutica.


Gli Appartamenti dei coniugi Boscolo erano allora immersi in un verde giardino, ricco di fiori, piante e di un piccolo orto, che il Signor Lauro metteva a disposizione dei “villeggianti”. C’era la salvia, il rosmarino, il prezzemolo, il basilico, l’insalatina novella, ma anche l’erba cipollina, le carote e i pomodori! Fu così che si decise di chiamare la struttura turistica nascente: Appartamenti “Il Giardino”. La Signora Lina (così viene chiamata la Signora Angela), dal canto suo, gestiva le prenotazioni ed i rapporti con la clientela, con una tal passione e attenzione, che nessun manuale di “Relazioni Pubbliche” o “Cura del Cliente” può tutt’oggi descrivere!!

I Signori Boscolo erano dunque proprietari di due complessi e di un ampio giardino in parte adibito al posteggio delle autovetture. Anche i figli Enzo e Giampaolo e le loro famiglie vivevano in appartamenti contigui a quelli dei genitori.


I nipotini Anna, Paola, Laura e Alberto crescevano così circondati dall’affetto dei nonni: spesso dormivano tutti insieme e, prima di andare a letto, il nonno Lauro raccontava loro delle buffe favole inventate che ancora oggi, dopo circa vent’anni, i ragazzi ricordano con un dolce sorriso. I nonni trasmettevano così ai nipoti le loro passioni e tutto il loro amore per la famiglia e il lavoro. Finché i bambini giocavano in giardino, il nonno Lauro costruiva per loro le altalene, prendeva le carote dall’orto, le lavava e le donava ai bimbi per la merenda… e non mancava di istruirli su fiori e piante presenti nel giardino. Ma non c’era competizione, la preferenza ricadeva sempre su una tipologia molto particolare di fiore, senza dubbio vincitore in simpatia: la “bocca di leone”. Il nonno si divertiva ad aprire e chiudere “la sua bocca” premendo insieme pollice ed indice di un’estremità del fiore: bastava il gesto ludico per rallegrare i nipoti e farli entrare per un attimo nel suo mondo incantato...


Ed è così che, da ricordi entrati nel cuore, che al sol pensiero ancora carico di tenerezza fanno emozionare, una delle nipotine, ormai grande, nel dar un supporto e sostegno ai nonni nelle loro attività che tutt’oggi proseguono con la stessa passione e carica di allora, ha deciso di meglio identificare gli appartamenti “Il Giardino” con un fiore: che è proprio la bocca di leone sperando che la sosta in villeggiatura per chi sceglie gli Appartamenti “Il Giardino” entri nei loro cuori, lasciando un ricordo come quello che ha lasciato a me che sto scrivendo… I N D E L E B I L E.

Paola

IL VIAGGIO DEL CUORE

Una mattina di mezz’estate si alza e guarda fuori dall’oblò, vede il Mondo, un Mondo che così non aveva mai visto prima.




Sgrana gli occhi e, senza cambiarsi, con addosso solo una velata camicetta da notte, esce di casa ancora scalza, e la leggera brezza l’aiuterà poi a chiudere la porta dietro di sé. Si sente così leggera che le sembra quasi di sognare.

Passeggia per strada, l’orario mattutino le mette addosso una tranquillità unica, c’è solo qualcuno che si accinge ad andare al lavoro. Lei no, cammina rilassata e assorta.


C’è una strada asfaltata, sale sopra un marciapiede e cammina, cammina laddove la porta il cuore. Non capisce cosa la circonda ma sa esattamente dov’è diretta. A piedi nudi attraversa la strada scansando le strisce pedonali, ancora un gradino. Uno, due, tre negozi. Un’edicola. Vuole comprare il giornale, entra, ma non ha con sé nemmeno uno spicciolo con cui pagare. Esce come se niente fosse e d’improvviso si ferma. Vuole leggere la locandina esposta fuori: 11 agosto 2002… Ora sì che ricorda!


LA LAGUNA, I CANALI, I PONTI, IL PERDERSI TRA CALLI E CAMPIELLI, LA BASILICA E INFINE UN GIARDINO… E’ VENEZIA! La città che sa come lasciarti senza fiato, ma anche la città che può farti perdere la testa, e la piccola Betty la testa sembra averla persa davvero [anche se forse quest’ultimo aspetto non dipenderà solo da quella splendida città…].


D’un tratto la sua mente la catapulta in quella splendida città lagunare, ammirata e apprezzata dal mondo intero. In una serie di flashback ininterrotti comincia a ricordare. Non si sente più serena come prima. Il cuore le batte forte, è confusa, è emozionata, vede mille colori, non più candidi pastelli come prima ora si agitano colori vivaci, pennellate variopinte intingono quel dipinto, le danno uno scossone, sente un brivido lungo tutta la schiena… è lo splendore di una città davvero unica e rara che si unisce repentino all’emozione troppo forte di un primo bacio dato alla persona giusta, che proprio nell’istante in cui le labbra si uniscono lentamente le une con le altre, dentro di lei qualcosa le stava dicendo che era lui. Era lui che dal primo giorno avrebbe voluto accarezzare, era lui che avrebbe voluto baciare e che avrebbe sempre voluto al suo fianco, labbro su labbro, pelle contro pelle. Era lui che solo l’incrocio rubato di un suo sguardo le faceva battere così tanto il cuore, che nemmeno lei stessa, da tanto frastornata, riusciva a darne un significato più o meno razionale…


Ma Betty si trova ancora fuori dall’edicola, davanti alla locandina che recita: “…tra mare e laguna…” ma rapita da un profumo di brioche fresche appena sfornate, si distrae e non riesce a proseguire la lettura… “si parlava forse di Venezia? ma qui la laguna è a due passi dal mare. Dove sono?”


Corre rapita dall’aroma e “el papo” si intenerisce nel vederla con l’acquolina in bocca, così giovane e carina, e le fa dono di una brioche appena sfornata, così calda da far bruciare il palato. La divora e poi si ferma. Si incanta, forse scossa dai ricordi appena riaffiorati, prosegue il suo cammino. La strada è sempre dritta, la attraversa di nuovo e finalmente sente quel brivido forte, diverso da quello che aveva sentito prima: i suoi piedi, scalzi, erano tutto d’un tratto entrati in contatto con la sabbia fresca e sottilissima delle sei di mattina. Così sottile, le si modellava sotto la pianta dei piedi, finché lei, imperterrita e testarda, proseguiva passo dopo passo diretta verso… ora si vede… è lì che vuole andare: Betty si dirige verso il mare. C’è l’alba, il cielo è limpido, tutto attorno tace, ci sono dei colori, dei profumi, dei suoni fantastici. È la spiaggia, il mare di Sottomarina quello che Betty sta toccando, sta vedendo, sta odorando, sta vivendo in questo preciso istante e finalmente si ferma. È arrivata a destino, e riflette.


È giunto il momento di ricomporre il puzzle e fare un po’ di chiarezza. “Cosa mi sta succedendo? Da più di vent’anni passo l’estate qui al lido di Sottomarina. Mi sembrava sempre la solita minestra, non capisco perché oggi mi sento così strana, e tutto mi sembra così incantato…?” La sua testa è assalita da mille interrogativi. Lentamente si risveglia e torna alla vita reale. Si vede seduta a gambe incrociate sulla sabbia e con ancora addosso la camicia da notte. Comincia ad osservare ogni singolo dettaglio di ciò che la circonda, ogni singolo granello di sabbia e ad ascoltare ogni singolo respiro del mare. Il mare… così imperiale così maestoso non potrà mai mancare nella vita di Betty. Il mare, per lei che è nata e vissuta nella città marina è I N D I S P E N S A B I L E, elemento unico, imprescindibile, ed ora, gli occhi dell’amore le stavano dando l’ennesima conferma.


Insomma, ricompone i pezzi: era una giornata di sole, il quarto appuntamento con lui, quel bel ragazzo di nome Riccardo, fresco di giovinezza, ma sufficientemente maturo da riuscire, solo con gesti e parole, a penetrare dentro la sua testa, il suo corpo, la sua anima. Ma nessuno avrebbe mai pensato che quel giorno, che Betty rimembrava con un così forte ardore, sarebbe stato così speciale, memorabile negli anni venturi…


Una Venezia solare, viva e varia sempre un po’ sfuggevole. Una cornice spettacolare per il loro primo bacio. Talmente emozionante, da farle perdere il contatto con la realtà, da proiettarla in un mondo parallelo, da farle iniziare un altro viaggio… un viaggio del cuore questa volta, talmente forte e coinvolgente, da farle vedere il mondo con altri occhi e farle apprezzare l’essenzialità delle cose semplici. Quel viaggio le ha insegnato a percepire l’importanza sostanziale di tutto ciò che la circonda e le ha dato l’impulso per rivivere ogni cosa già fatta con un’emozione nuova, diversa, come se fosse sempre la prima volta. Le ha fatto perdere la testa per lui e l’ha fatta innamorare della sua vita. Con gli occhi dell’amore di un amore che, oggi, dopo quasi dieci anni, continua ancora più consapevole e maturo, ancora così semplice e fresco, ancora con Venezia nel cuore e il Mondo che cambia, visto e filtrato dall’incantesimo di quel magico oblò.


CHIOGGIA CITTA' TEATRO

L’inconsapevolezza di essere attori nella vita di tutti i giorni

Chioggia si presenta come un luogo di fantasia, un “pezzo d’Oriente”, dove i visitatori stranieri sono gli spettatori che, una volta arrivati, scoprono la gioia di sentirsi vivere. Come afferma il famoso scrittore Giovanni Comisso (1895-1969), Chioggia, pur essendo una piccola città, “è smisurata, tenebrosa e solare, drammatica e felice, passionale e serena, come le grandi tele dei maggiori pittori della scuola veneta, che sembra abbiano attinto qui le loro ispirazioni”. Così, sul palcoscenico di quell’isola stretta dall’acqua, il corso e le calli si fanno teatro, dove ciascuno da’ spettacolo di sé e nessuno ha più i propri segreti; tutti parlano ad alta voce con la stessa intonazione, come fossero a bordo dei loro pescherecci.

Si guardi ad esempio il grande Carlo Goldoni (1707-1793) che, fermatosi a Chioggia per qualche anno, rimase incantato e attratto dalla città a tal punto da considerarla ispiratrice del suo capolavoro le “Baruffe Chiozzotte”. Forse inconsapevolmente, crea una sorte di metateatro (teatro nel teatro), in un copione frizzante, spontaneo, pieno di colore e di vita; Wolfgang Goethe (1749-1832) stesso, venuto a contatto con “le voci e i modi di quella gente” (un tipo umano improntato da una forza, un coraggio e un umile eroismo quotidiano), e avendo assistito all’opera teatrale, la descrive così: “i personaggi sono schietta gente di mare, abitanti di Chiozza con le loro mogli, sorelle e figlie. Il loro pettegolezzo abituale nella buona e cattiva sorte, le loro liti, la loro irruenza, i loro modi, la loro volgarità, i loro motti di spirito, il loro umorismo ecc., sono tutti eccezionalmente riprodotti.”

Siamo tutti attori e, a quanto pare, ce la caviamo anche bene. Lasciamoci trascinare da questo splendore persuasivo che da sempre ci appartiene!