lunedì 19 marzo 2012

Noi due.


17 marzo 2012

Una giornata costruita insieme, dove il tempo sembrava essersi fermato... in una Venezia dai confini indefiniti, perduta nel sole e nella nebbia...

Una Magia? No, un sogno... e guai a chi ci avrebbe svegliato. Un sogno che era realtà, una realtà che sembrava un sogno.

Due cuori che si tenevano stretti per mano. Una quantità di emozioni senza fine...



La panchina dei giardini reali di San Marco - Venezia


To be continued...

venerdì 17 dicembre 2010

Solo per persone fenomenali...


Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni...
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.

Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.

Non vivere di foto ingiallite...
Insisti, anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.

Fai in modo che, invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però... non trattenerti mai!

( MADRE TERESA DI CALCUTTA )

mercoledì 27 ottobre 2010

Ecco cos'ho imparato quando facevo l'au pair...

Se ti trovi in Inghilterra e, mostrando un cagnolino di pezza a un bimbo madrelingua, fai: "bau bau", pensando di salvarti perchè così stai usando un verso che tutti possono capire giacché universalmente condiviso, TI SBAGLI! -.-' Difatti:

Mentre il cane per un bimbo italiano fa "bau bau", per uno inglese fa... "woof woof" (a mio avviso decisamente più onomatopeico).

E il maiale che grugnisce (sempre per un bimbo inglese)? Fa "oink oink"!

In Inghilterra il gallo non fa "chi-chi-ri-chiii" ma...udite udite: "cock-a-doodle-doo".

Magari l'ucellino si salverà e anche nei paesi anglosassoni farà "cip cip", e invece fa... : "tweet tweet"!

Lascio questo link a chi, come a me, la cosa ha incuriosito... ^__^

http://bilinguepergioco.com/2009/03/02/i-versi-degli-animali-in-inglese-e-altre-16-lingue/

Di seguito il link a un video con la "Vecchia Fattoria" bilingue ^__^

http://barbaraland.wordpress.com/2008/02/13/la-vecchia-fattoria/

Alla prossima! :-)

sabato 23 ottobre 2010

LA VITA... vista da loro (chicche)

- Francesco: "al giovedì esce sempre il sole... perchè arrivi dal mare e porti il sole con te!" ...ma quanto coccolino è sto bimbo?? ^.^ CLASSE PRIMA

- Ride: "Maestra a me Babbo Natale ha portato la scopa elettrica perchè faccio tanta polverina (per colorare) e sporco dappertutto, così con la scopa elettrica posso pulire!" O.O' CLASSE II

- "Hei, devo dire ai vostri genitori che fate tanta confusione?" Nicolò: "No, è un nostro segreto!" ^__^ CLASSE II

- Il Maestro: "Bambini state buoni che la Maestra arriva da lontano". I bambini: "e da dove vieni? Dall' Africa?" e io: "No". Loro: "dalla Sicilia?" e io: "No". E loro: "dall'India!". Ah benon!!! O_o' CLASSE V

- Betrice: "Maestra, ecco perchè hai la pelle così scura... perchè bevi tanta cioccolata!" ^__^ CLASSE I

- Filippo: "Maestra tu ci credi alla fine del Mondo? Io sì." -.-' CLASSE II

- Compito in classe: disegnare se stessi. "Maestra vorrei farmi una meches sui capelli. Posso disegnarmi con il ciuffo biondo?" O_O (fai tì fai bén!) CLASSE III

- La bimba si avvicina alla cattedra e mi spiffera all'orecchio: "Maestra, a Eros piace la signora nella scheda..." (quando quella "signora" era Eva - di Adamo - e quel bimbo era in seconda elementare)... ma dico?! Precoci sti bambini eh?? ...e via tutta l'ora a sghignazzare. No comment. CLASSE II

- "Maestra ma quanto lontano abiti? Io: "tanto lontano... 70 km" E lui: "ma non è lontano, io vengo da Moldavia e sono 1600 km". ----- O.o ----- Grazie bimbi che mi aiutate a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno!!! CLASSE IV

- Compito in classe: scrivi quello che ricordi della videocassetta e del racconto letto in classe. --- "...mi ricordo che Saul morì in una guerra perchè un uomo gli ha inficcato una freccia però era solo ferito allora si inficò una spada nel quore e morì. ..." 'Sta scena ha impressionato tutti, ma come l'ha raccontata Marco... :P !! CLASSE IV



mercoledì 13 ottobre 2010

LA VITA

Letta da un bimbo fa venire i brividi...

La vita è un'opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un'avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è la vita, difendila.

Madre Teresa di Calcutta

venerdì 3 settembre 2010

Parole Sante

È stato chiesto al Dalai Lama:

"Cosa l’ha sorpresa di più nell’umanità?"

E Lui ha risposto:

“Gli uomini.

Perché perdono la salute per fare soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute.

Perché pensano solo al futuro e dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro.

Perché vivono come se non dovessero morire mai e perché muoiono come se non avessero mai vissuto".

giovedì 2 settembre 2010

L'ITALGIOTTO

I chioggiotti? Li chiamano i «napoletani del nord...» Tratto da http://www.unita.it/news/viaggi/102907/i_chioggiotti_li_chiamano_i_napoletani_del_nord

di Marco Giovannellitutti gli articoli dell'autore

«Parlo tre lingue: l’italiano, il chioggiotto e l’italchioggiotto che è l’insieme di italiano e chioggiotto». Marco per cinque euro ti porta a fare un giro di venti minuti in laguna tra Chioggia e Sottomarina. Se poi trova la compagnia simpatica, diventa sempre più di mezz’ora. Poco dopo l’arrivo nella cittadina, mi offre la possibilità di vederla dal mare, e resto subito incantato. Un innamoramento a prima vista. Nella parte vecchia non esistono strade, ma calle e fondamenta. Il centro storico è come un pesce, la cui spina dorsale è il lungo corso centrale, porticato in parte. Le lische sono rappresentate dalle calle trasversali al corso che portano poi alle due fondamenta laterali. Un’urbanistica semplice, ma bella con un campanile che ha l’ingranaggio più antico del mondo per far andare l’orologio.

Chioggia la definiscono «la piccola Venezia», ma è riduttivo. Il suo fascino sta nell’autenticità. Elemento che la città dei Doge ha un po’ perso. Qui non arriva il grande turismo e così la popolazione indigena si mescola ai vacanzieri, e nelle calle senti parlare solo in dialetto. I chioggiotti sono orgogliosi e testardi, anche un po’ focosi. Qualcuno li considera «i napoletani del Nord». Già da questo voler cercare sempre confronti si può capire un certo loro orgoglio, che non ci sta ad essere secondi a qualcosa o qualcuno. «Siamo più antichi noi di Venezia e ci hanno copiato tante cose. Guarda il ponte di Vigo, è in piccolo quello di Rialto, ma il nostro è più vecchio. Poi noi abbiamo il porto con il maggior numero di imbarcazioni in Italia, abbiamo il radicchio più buono...». E via a sciorinare dati e riferimenti storici. Non sono comunque questi a far la bellezza di Chioggia.

La storia di Marco è interessante perché svela molte cose: il carattere, la poesia, la visione del territorio e la voglia di fare. «È tutta colpa delle seppioline. Io per venticinque anni ho fatto il pescatore. Un giorno ne ho prese tante. Saranno state oltre quattro quintali, ma c’era un mare così grosso che non mi permetteva di tornare indietro. Non potevo abbandonare un carico di pesce tanto ricco. E così ho preso una via alternativa per i canali. Me la sono scampata, ma da quel giorno ho capito che avrei cambiato mestiere. Mica per la paura, sai. Mi piace raccontare, stare con la gente e promuovere così le bellezze della mia terra».

Lui, con la sua «volgolara» aveva già iniziato a portare a spasso per mare i turisti. Era stato il primo a fare pesca turismo, che poi significava fare doppio lavoro, ma gli piaceva così. Dopo quattro anni, complici le seppioline, decise di comprare un «bragosso», la tipica nave da pescatori, che ben si adatta a fare anche da imbarcazione turistica. È arrivata così l’Ulisse, che ancora oggi salpa dalla piazza Vigo. «Non importava quanto guadagnassi perché mi sentivo il più ricco della città. Per me Chioggia è oro puro e la voglio far conoscere al mondo. Ecco perché non mi accontento di fare un semplice giro in barca, ma racconto la storia, le leggende, e la gente è contenta. Quando di notte navigo in mezzo alla laguna, magari da solo, mi sembra di essere libero come un bufalo nella prateria». Marco mi racconta anche le rivalità e le botte da orbi tra quelli di Chioggia e quelli di Sottomarina. «Per dare il consenso ai matrimoni misti interveniva il vescovo».

Nel caso di Mirko invece è intervenuta una strana e bizzarra sorte. Nato e vissuto a Berlino da un padre chioggiotto e una madre tedesca, per lui fu galeotta una vacanza. Conobbe una ragazza di Sottomarina e scoppiò l’amore. A quei tempi faceva il responsabile di un progetto per una società editoriale, ha lasciato tutto e dodici anni fa ha raggiunto la sua fidanzata in Italia. «Ho iniziato da zero facendo il muratore, portavo i volantini, poi venditore di pesce, il camionista e anche il prof di tedesco per ragazzini. Dopo un po’ ho trovato lavoro in un albergo e ci sono rimasto». Mirko nel frattempo ne ha fatta di strada, e oggi è il direttore dell’hotel Grande Italia. Uno di quei posti che, quando ci arrivi per caso, pensi di avere una buona stella che ti segue.

30 agosto 2010

Il video l'ho fatto io l'anno scorso :-)